Immaginate di essere vicini alla fine dell’anno… Fin qui tutto facile vero? Non serve grossa immaginazione.
Siete davanti a un albero di Natale, magari il vostro magari quello spuntato in un angolo della casa di un vostro amico almeno dall’8 Dicembre, se non addirittura da fine Novembre. C’è un filo di lucine, a volte colorate, che disegna percorsi tra i rami per finire in un tratto breve e lineare. Quella è la conclusione, quella a cui si arriva quando il filo di luci sta per esaurirsi e non si riesce a completare un ultimo giro. Sembra una piccola spina dorsale che vuole allungarsi fino al puntale, ma non ci arriva.
Ecco voi siete lì: la fine di un anno e l’inizio di un altro che ancora non potete toccare.
Lo so, adesso qualcosa si agita nella vostra pancia e non si tratta del panettone che magari state per mangiare. È una sensazione di nostalgia e aspettativa, una nuvola di colore indefinito e fumoso che occupa lo stomaco. Quando ci pensate vi fa deglutire con un misto di emozioni.
Come si può fare chiarezza sul nuovo anno?
Chiudete gli occhi e piantate i piedi bene per terra. Fate un respiro profondo: stiamo per iniziare un viaggio.
Vi potete immaginare davanti a uno specchio d’acqua; non importa quale sia, magari un fiumiciattolo o lo squarcio di una baia. Vi abbassate, prendete un bel sasso liscio che sta proprio accanto alla punta della vostra scarpa destra e, dopo averlo accarezzato per un po’, lo scagliate lontano. Respirate e seguite la parabola, sentite il “pluff” che lo fa affondare, osservate i cerchi concentrici che si allargano attorno al punto in cui si è immerso. Deglutite di nuovo e sorridete
Bene! Adesso spostate lo sguardo, un po’ più in là…Ecco, accanto a quello specchio d’acqua c’è un calendario, quello del nuovo anno che vi aspetta e alcune date sono cerchiate con una pennellata di vernice. Le vedete? Ecco quello è il calendario dei corsi PLS. Provate a giocarci, come facevate da piccoli con la campana: dove tirerete il secondo sasso?
Già, per superare quella sensazione così strana eppure così nota basta poco, come tirare un sasso nell’acqua o su uno di quei riquadri disegnati sull’asfalto. Quel sasso è una decisione, l’ultima e la prima, il ponte che vi fa percorrere un viaggio molto oltre la parabola del lancio.
Col secondo sasso si aggiusta il tiro, con la seconda decisione lo stesso. Spesso col primo sasso si dà retta a uno strato di noi, più superficiale o più profondo. E se all’inizio non ci è dato sapere quale strato sia, fin dal principio si può pensare a noi stessi come a una matrioska: un nucleo piccino inghiottito dentro altri nuclei, armature, facce, vestiti diversi. Sono tutti strati di noi e magari ognuno ha bisogno del suo sasso, della sua decisione.
Lo strato esterno reclama una comunicazione efficace, quello sotto capisce che per ottenerla serve lavorare sul carisma, sull’autorevolezza e sulla leadership; quello ancora sotto chiede di verificare gli obiettivi ma soprattutto i valori fondamentali. Lo strato ancora più interno ha il colore della scoperta e della consapevolezza, fino ad arrivare al nucleo piccino che, una volta capito di avere tre cervelli, sa che riuscire vuol dire conoscerli e allinearli perché per quanto sia piccino in ognuno dei tre c’è un suo pezzetto.
Ci vorrà del tempo, ci vorrà impegno ma alla fine ogni strato avrà i propri strumenti, le proprie chiavi di volta: una pinza per arrivare in profondità, un martello per insistere, una spatola per stendere le nuove competenze su ogni angolo della propria vita.
Sassi, matrioske e cassette degli attrezzi: il nuovo anno sarà fatto di questo. Lo avreste mai detto? Adesso guardate di nuovo il calendario dei corsi… tutto chiaro?
Ah! Dimenticavo! Ve le ricordate ancora le lucine dell’albero? Magari vi stanno lampeggiando a fasi alterne sotto gli occhi anche adesso.
Ecco, avete notato che sono di quattro colori? Blu, Rosso, Giallo e Verde. Non è un caso, questo è un po’ il pantone con cui ci confrontiamo ogni giorno. Non lo sapevate? Allora date di nuovo un’occhiata al calendario e cercate Laboratorio sull’Extended Disc. Lanciate un altro sasso, scoprite un altro strato della matrioska: la cassetta degli attrezzi sarà un po’ più fornita.
Buon Natale e Buon Anno Nuovo!
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